ANNO 14 n° 118
Inviata alla Regione la relazione della Asl
25/03/2014 - 00:00

VITERBO – E' stata inviata alla Regione Lazio, nel tardo pomeriggio di ieri, la relazione della Asl di Viterbo sull'assistenza fornita dal pronto soccorso di Tarquinia a Leonardo Sonno, il bambino di tre anni morto nella sua casa a Pescia Roma la notte tra venerdì e sabato scorsi, alcune ore dopo le dimissioni. Relazione che era stata chiesta dal governatore Nicola Zingaretti subito dopo aver appreso la notizia.

Il documnto, scaturito dai primi risultati dell’inchiesta interna disposta dal commissario straordinario della Asl Luigi Macchitella, secondo quanto si è appreso, non trarrebbe alcuna conclusione ma si limiterebbe a ricostruire la complessa storia clinica del bambino, nato prematuro e sottoposto a una serie di interventi chirurgici per correggere delle malformazioni. Gli estensori hanno acquisito tutta la documentazione del pronto soccorso e del reparto di pediatria dell’ospedale di Siena, dove Leonardo era seguito fin dalla nascita e dove era stato operato cinque o sei volte. Solo alla luce dei risultati dell’autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Civitavecchia, la Asl invierà la relazione conclusiva.

Il bambino era stato trasportato al pronto soccorso venerdì intorno alle 22 dai genitori, allarmati per la forte febbre che aveva, circa 40 gradi. In un primo momento avevano pensato che l'alta temperatura fosse causata dalla laringite di cui soffriva da un paio di giorni, tanto che gli avevano somministrato un antipiretico, ma constato che la febbre rimaneva altissima, hanno deciso di rivolgersi al vicino ospedale di Tarquinia.

Giunto al pronto soccorso, il bimbo è stato visitato dal medico di turno il quale, informato del suo complesso quadro clinico, ha chiesto l'intervento del pediatra in servizio a ostetricia (l'ospedale non è dotato di reparto di pediatria). Leonardo è stato quindi sottoposto ad alcuni accertamenti clinici, gli sono stati somministrati antibiotici e antipiretici ed è stato trattenuto alcune ore in osservazione. Infine, quando la febbre si abbassata, è stato dimesso. Una volta tornato a casa, i genitori lo hanno messo nel suo lettino e si è addormentato. Sabato mattina, la mamma lo ha trovato morto.

La procura della Repubbica di Civitavecchia, ricevuta l'informativa dei carabinieri di Pescia Romana, ai quali i genitori del bimbo aveva presentato una denuncia, ha aperto un fascicolo ed ha iscritto i due medici che lo aveva assistito al pronto soccorso sul registro degli indagati, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Poi ha disposto l’autopsia, che dovrebbe essere svolta e il sequestro della cartella clinica.

 Nei prossimo giorni i due medici indagati saranno ascoltati dal pubblico ministro Bianca Maria Cotronei, titolare dell'inchiesta.





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